Bepi Marzulli

Bepi Marzulli

Barese di nascita, studi superiori a Torino e Roma, la sua città di adozione, Bepi Marzulli è iscritto all'Albo dei Giornalisti dal 1977. Le origini familiari, radicate nell'imprenditiorialità di cinema e teatro, gli hanno consentito, giovane studente universitario, di accostarsi al mondo dell'editoria scrivendo numerosi soggetti e sceneggiature per la più importante casa editrice di fotoromanzi, la Lancio, di cui, anni dopo, è stato Direttore Generale. Ha lavorato per molti anni a Parigi, a capo della Rusconi France, dirigendo riviste di moda come Femme e Mariages, di arredamento, Décoration Internationale, e di archeologia come L'Archéologue e Archéologie Nouvelle

Tornato a lavorare in Italia, ha creato e dirige da oltre vent'anni Axioma, una società di outsourcing editoriale che produce periodici e contenuti giornalistici per Editori come Mondadori, Rizzoli Rcs, Cairo. Collabora con varie testate, scrivendo di vari argomenti tra cui enigmistica e gastronomia.

Il rapporto tra il padre putativo di Gesù e quegli squisiti dolci, bignè o zeppole, che appaiono ogni anno in prossimità del 19 marzo, nelle pasticcerie di mezzo mondo, non è casuale. Intanto vorrei dire che Giuseppe, il falegname di Nazaret, non era un povero vecchio come spesso ci viene descritto dalla tradizione popolare. Era un uomo forte, aveva un buon mestiere e aveva deciso di metter su famiglia. La sua promessa sposa era la giovane Maria, figlia di brava gente. Ma un bel giorno, non si sa come, arrivò un angelo ad annunciare che proprio lei, la vergine Maria, era incinta. E per opera dello Spirito Santo.

SAN ROCCO E IL CANE

Sopratutto nel terribile momento che stiamo vivendo, si incontrano per strada sparute coppie che procedono insieme, ma non affiancate, badando bene a mantenere una prudente distanza di sicurezza tra loro. Uno dei due precede l'altro di un passo o poco più, una piccola distanza, ma costante. Ho sentito giorni fa un commento malizioso di fronte a una situazione simile: «Sembrano San Rocco e il cane!»

i cannolicchi di mare!

Faccio subito una premessa: scrivo questo pezzo non per mia scelta, ma perché qualcuno mi ha chiesto di scriverlo. Non farò il suo nome, è chiaro, ma sappiate che mi ha rivolto, con molto garbo ma anche con una certa perentorietà, la richiesta di trattare in questo mio blog un argomento che gli sta particolarmente a cuore: i cannolicchi di mare!

Cari amici, come vi capisco! Non so più da quanti giorni siete chiusi in casa a causa di questa orribile epidemia. Io sono in Francia, a Cannes, sto tentando di scrivere un nuovo libro e da qualche giorno anche io sono bloccato tra quattro mura. Comincio a capire ora come la limitazione della libertà possa essere traumatizzante…

ELOGIO DELLA COZZA

Sostengo da sempre che tra i frutti di mare le cozze nere sono l'assoluta eccellenza. Sento già la proteste di chi apprezza ostriche, capesante, vongole, cannolicchi, sconcigli, taratufi, telline, ricci, datteri, cozze pelose, fasolari, patelle e simili. Sì, sono tutti buonissimi, lo ammetto. Ma le cozze nere sono un'altra cosa, una classe diversa, incomparabile. Attenzione, però, perché non tutte le cozze nere sono a questo livello.

 Sapete tutti che cos'è Instagram, vero? Nato soltanto dieci anni fa è diventato uno dei social network più diffusi sul pianeta. Negli ultimi anni, ha reso possibile ai fotografi dilettanti di ogni angolo del mondo di condividere istantaneamente con chiunque e dovunque i loro ricordi più belli. Qualche giorno fa ero a Milano, una città ricca di tesori dell'architettura moderna e di luoghi straordinariamente fotogenici. Ne ho segnati alcuni e ve li propongo, nel caso voleste… Instagrammarli.

Silvio Levi, Presidente di Calé è uno dei personaggi più singolari del mondo della profumeria in Italia. La sua missione: ricercare le più belle espressioni della creatività dell'arte della profumeria per distribuirle attraverso una rete di rivenditori che condividono con lui l'amore per le fragranze capaci di suscitare emozioni. Più che un distributore di marchi è un vero scopritore di profumi che hanno una spiccata personalità.

L'accento va messo sulla prima «o», ed è un accento grave. Quindi si legge Grigòlo, il nome di uno dei tenori più famosi del panorama musicale mondiale. Quell'accento è forse soltanto un vezzo, ma lui ci tiene. Vittorio Grigòlo è fatto così, un carattere tutto particolare o, come gli piace dire: «un po' troppo particolare».

Tricase è una deliziosa cittadina con poco più di 17mila abitanti, nel profondo Sud del nostro Paese. Si affaccia sullo Jonio, poco lontano dal Capo di Santa Maria di Leuca, e vanta un mare a dir poco spettacolare. È nato lì Antonio Guida, uno degli chef più apprezzati in Italia e all'estero. Detiene un prestigioso blasone, le 2 Stelle Michelin, che la sua cucina al ristorante “Seta” dell'hotel Mandarin Oriental di Milano si è ben meritato. Racconta con orgoglio di avere cinque regole che rispetta sempre: non smettere mai di studiare; formare la squadra; concentrarsi sulle materie prime e sugli abbinamenti; organizzare la cucina e, la più importante, sperimentare sempre, a tutti i costi.

Come forse saprete, ho una moglie francese che sui social è una influencer molto nota, soprannominata “Sophie the Parisian”. Trascorrerò con lei, come sempre, il giorno di San Valentino, e ho pensato di condividere con voi questo testo da lei scritto e pubblicato sul suo blog, come omaggio a Parigi, la magica Ville Lumière, capitale del romanticismo e meta di tutti gli innamorati.