Un bel jeans merita una cura e un mantenimento particolari

Un bel jeans merita, e soprattutto richiede, una cura e un mantenimento particolari. Ecco i consigli da Monsieur, la rivista maschile più antica del mondo (lanciata in Francia nel 1920 da Jacques Hébertot e Paul Poiret, riflette un “Art de Vivre all’insegna dell’Eleganza”, sempre fedele ai propri tempi). Ma, per prima cosa, un po’ di cultura jeans…

m-jea1Il vocabolario dei jeans: qualche termine…

BAFFI
Linee di piegatura che conferiscono al jeans un aspetto “invecchiato” all’interno della gamba.

DELAVÉ
Jeans scolorito con la candeggina.

DENIM-HEAD
Il termine che indica i fanatici dei jeans.

DRY/RAW DENIM
Jeans color blu indaco, in cui il tessuto non è stato scolorito o trattato.

INDIGOFERA
Pianta della famiglia delle Fabacee, utilizzata per produrre il colorante indaco.

NON SANFORIZZATO
Jeans grezzo che deve essere lavato prima di venire indossato. Si restringerà di una o due misure.

m-jea4ONCIA, ONCE
Indicano il peso del denim. Un’oz (oncia) equivale a 28,35 g. Il record mondiale è di 32 oz (once) (Naked & Famous Denim).

RAW
Tessuto denim grezzo, al naturale, non trattato.

RESTRINGIMENTO (SHRINKAGE)
Proprietà di un jeans di restringersi al primo lavaggio.

SANFORIZZATO
Jeans che ha subìto un trattamento termico anti-restringimento.

SELVAGE/ SELFEDGE (JEANS CON AUTO-ORLO o CIMOSATO)
Contrazione del termine inglese “self-finished-age” (USA) o “self-finished-edge” (UK), che significa “cimosa”. Tessuto jeans di ottima qualità, prodotto soprattutto negli USA o in Giappone. Viene prodotto con antichi telai americani degli anni ’20-’40 del XX secolo, partendo da rotoli di tessuti meno larghi di quelli dei denim classici. Il jeans selfedge si riconosce dalla cimosa od orlo (“edge”),  in genere di colore rosso e bianco, che corre lungo la cucitura interna della gamba. È la cimosa dei tessuti.

SOAKING
Primo lavaggio dei jeans con acqua calda.

STACKING (PIEGHE “A FISARMONICA”)
Pieghe “a fisarmonica” sul jeans, a seconda della sua lunghezza.

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Cura e mantenimento
1. Scegliete un jeans in base al vostro fisico, anche se è troppo stretto rispetto al corpo. Entro pochi giorni, più lo indosserete, più si adatterà alla vostra morfologia.
2. Quando il jeans è “duro come il cartone”, fate un bagno in acqua calda (senza bagnoschiuma), indossando il jeans e lasciandovelo asciugare addosso, per fissarne le forme.
3. Lavare il jeans grezzo il meno possibile, senza esagerare (alcuni possono stare un anno senza lavarlo), lavarlo ogni tre mesi ci sembra essere una giusta via di mezzo. Gli esperti consigliano di lavarlo ogni 6 mesi. Dovete sapere che uno studio americano ha dimostrato che  un jeans indossato per 15 mesi non contiene più batteri che se fosse stato indossato per 15 giorni.
Incotex4. Attenzione: arieggiare il più possibile il proprio jeans, per evitare gli odori… Sembra che se si mettono i jeans in un Tupperware, e poi in frigorifero, si eliminano tutti gli odori. Va bene anche metterli vicino alla finestra.
5. Per il lavaggio, è meglio lavarli a mano con un detersivo adatto, tipo Mir Black o un altro detersivo per colori scuri. I puristi consigliano di lavarli in acqua di mare. Quando li lavate in lavatrice, scegliete la temperatura più bassa possibile, mettendoli assieme a quanti meno capi è possibile.
6. Non togliete una macchia a mano, si rischia di creare un alone più chiaro.
7. Ricordatevi sempre di lavare i jeans a rovescio.
8. Non asciugate mai in jeans in lavatrice.
9. Quando asciugate i jeans, metteteli sempre a piatto, soprattutto non usate le mollette, perché lasceranno dei segni più chiari sul denim.
10. Alla fine, ricordatevi che quanto più vivrete col vostro jeans, tanto più diventerà bello e impreziosito dalla patina del tempo.

m-jea2MONSIEUR è un magazine del gruppo Montaigne Publications
Direttore della publicazione: François-Jean Daehn

Sito: www.monsieur.fr

Instagram: @monsieurmagazine

Facebook: Monsieur Magazine

Testo Hélène Claudel per MONSIEUR

Foto Steve Mc Queen, DR

Foto esterna: Invidia 1973

Foto Incotex 1951
Letto 3132 volte Ultima modifica il Giovedì, 30 Maggio 2019
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Bepi Marzulli

Barese di nascita, studi superiori a Torino e Roma, la sua città di adozione, Bepi Marzulli è iscritto all'Albo dei Giornalisti dal 1977. Le origini familiari, radicate nell'imprenditiorialità di cinema e teatro, gli hanno consentito, giovane studente universitario, di accostarsi al mondo dell'editoria scrivendo numerosi soggetti e sceneggiature per la più importante casa editrice di fotoromanzi, la Lancio, di cui, anni dopo, è stato Direttore Generale. Ha lavorato per molti anni a Parigi, a capo della Rusconi France, dirigendo riviste di moda come Femme e Mariages, di arredamento, Décoration Internationale, e di archeologia come L'Archéologue e Archéologie Nouvelle

Tornato a lavorare in Italia, ha creato e dirige da oltre vent'anni Axioma, una società di outsourcing editoriale che produce periodici e contenuti giornalistici per Editori come Mondadori, Rizzoli Rcs, Cairo. Collabora con varie testate, scrivendo di vari argomenti tra cui enigmistica e gastronomia.

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