CANNES E I SUOI CANI

Con il confinement, l'isolamento per la pandemia di Coronavirus, Cannes, dove vivo da più di quattro mesi, aveva assunto l'aspetto di una città fantasma, come se ne vedono solo nei film di fantascienza. Vuota, apparentemente disabitata, silente, ma bellissima. Così essenziale, ma senza vita, mostrava impudicamente tutta la sua grazia offesa. Non so perché mi faceva pensare a una Brigitte Bardot nuda, come la volle Roger Vadim in Et Dieu créa la femme

BB 2Poi, l'11 di maggio è arrivato il giorno della liberazione. E allora: tutti fuori, tutti per strada, tutti a ripopolare lo splendido lungomare della Croisette.

Yorkshire Terrier, Bassotti, Barboncini, Shih Tzu, Schanauzer nani, Chihuahua, Carlini, Maltesi, Pechinesi, Papillon, c'erano tutti. Insomma è stata la festa dei cagnolini da compagnia, al guinzaglio di attempate signore e di leggiadre fanciulle. E poi non sono mancati giganteschi Alani, Pastori Alsaziani, Levrieri Afgani e Alskan jogging-con-il-caneMalamute, per citarne solo alcuni. Insomma una popolazione di cani di cui si notavano meno i legittimi proprietari, forse perché intenti a raccogliere escrementi un po' dovunque.

Perché si sa, avere un cane è bello, ti fa compagnia, ti scalda se hai freddo, ti va a prendere le pantofole quando finalmente ti togli le scarpe, se occorre morde il postino o il vicino di casa importuno, abbaia di notte al minimo rumore e, purtroppo, quando non ne può più, fa i suoi bisogni dove capita.

Canni 1Con la “liberazione” dal generale isolamento, le care bestiole hanno ripreso a vivere all'aperto insieme ai loro amici-padroni: libertà di farla dove capita, dove ci sono gli odori e altri richiami propiziatori.

Ma in una città come Cannes, dove tutto è pulito e in ordine, la pipì del cane si può tollerare, il resto no. Le foto che vi mostro riproducono il lodevole impegno del Sindaco e di tutta la sua Giunta per informare chiunque sui doveri di chi porta a spasso un cane per la città. Da sempre, intanto, in ogni isolato del centro e dellaCanni 2 periferia e in tutti i numerosi giardini pubblici sono state installate delle cassette di colore blu (vedi foto) a disposizione dei cinofili che possono munirsi di sacchetto in plastica da riempire e poi depositare nell'apposito contenitore portarifiuti.

Inoltre, alcuni cartelli molto eloquenti, invitano i possessori di animali domestici che hanno raccolto gli escrementi delle care bestiole a non depositarli nei chiusini di scarico sotto i marciapiedi o abbandonarli dove capita, ma a introdurli nelle apposite famose cassette blu. In caso contrario, avverte il Sindaco, i trasgressori saranno puniti con un'ammenda di 450 euro (quattrocentocinquanta euro!). E potete star certi che a Cannes c'è sempre un poliziotto, un vigile urbano, a pochi metri da voi.

Canni3David Lisnard, questo sindaco “superman” in carica dal 2014, ama questa città e se ne prende cura quotidianamente. Si rivolge ai suoi amministrati con ogni mezzo, in ogni occasione. Sempre cortese e gentile, ma fermo e deciso. Ha creato una società comunale sul modello di Amazon per aiutare i commercianti locali e i loro clienti con difficoltà di movimento. Inoltre, prevedendo una grossa crisi economica e la chiusura di molte attività commerciali, ha fatto affiggere in tutta la città manifesti che invitano la popolazione a sostenere i negozi di quartiere come panetterie, macellerie, fruttivendoli, ecc.

Chissà perché mi viene da pensare a Roma?

Letto 671 volte Ultima modifica il Martedì, 26 Maggio 2020
Vota questo articolo
(1 Vota)
Bepi Marzulli

Barese di nascita, studi superiori a Torino e Roma, la sua città di adozione, Bepi Marzulli è iscritto all'Albo dei Giornalisti dal 1977. Le origini familiari, radicate nell'imprenditiorialità di cinema e teatro, gli hanno consentito, giovane studente universitario, di accostarsi al mondo dell'editoria scrivendo numerosi soggetti e sceneggiature per la più importante casa editrice di fotoromanzi, la Lancio, di cui, anni dopo, è stato Direttore Generale. Ha lavorato per molti anni a Parigi, a capo della Rusconi France, dirigendo riviste di moda come Femme e Mariages, di arredamento, Décoration Internationale, e di archeologia come L'Archéologue e Archéologie Nouvelle

Tornato a lavorare in Italia, ha creato e dirige da oltre vent'anni Axioma, una società di outsourcing editoriale che produce periodici e contenuti giornalistici per Editori come Mondadori, Rizzoli Rcs, Cairo. Collabora con varie testate, scrivendo di vari argomenti tra cui enigmistica e gastronomia.

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.