Solo alla fine del secolo XVII, in Olanda, per rendere onore alla dinastia degli Orange, che avevano guidato il paese nella guerra di indipendenza contro il potere spagnolo, alcuni coltivatori iniziarono a selezionare con cura le sementi per dare all’ortaggio il caratteristico colore arancione che vediamo ancora adesso. La scelta politica degli agricoltori olandesi fu, da quel momento in poi, apprezzata in tutta Europa, dato che il nuovo colore era molto più gradevole alla vista e si caratterizzava per un gusto più dolce e delicato rispetto alla versione originaria.
Ma tutto ciò non significa che le carote di altri colori siano sparite. Per vostra conoscenza, attualmente ne esistono cinque categorie: la carota arancione, che contiene la vitamina A e fa bene alla salute; la carota violacea, ricca di polifenoli, flavonoidi e in particolare antocianine, sostanze antiossidanti, presenti anche nel vino, che fanno bene alla circolazione e che combattono i radicali liberi; la carota gialla ricca di luteina, vitamina che protegge la macula degli occhi; la carota bianca e quella rossa che sono meno interessanti dal punto di vista nutrizionale.
Per i più curiosi, diremo che il nome scientifico della carota è Daucus Carota, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Si tratta di una pianta erbacea spontanea la cui origine probabilmente è da attribuirsi alla parte centrale del continente asiatico (Afghanistan) e che venne coltivata in Europa per scopi curativi già dai Greci. Le carote sono formate da numerosi steli con foglie simili al prezzemolo e da una radice fittonante dritta, commestibile, dello spessore di circa 3-4 centimetri, di forma conica e sezione cilindrica. La lunghezza è variabile e va dai 4 ai 20 centimetri circa. Oggi la carota viene coltivata prevalentemente nei paesi del Mediterraneo, dell’Asia centrale, e della Siberia. Una caratteristica importante di questa pianta è che è in grado di tollerare numerose avversità quali: l’azione dei batteri, del boro, del gelo, dei funghi, la presenza di un pH basso, la densità del fango, la mancanza di nutrienti nei terreni poveri, l’azione aggressiva del sale, dello smog e delle erbacce.
Perché mangiare carote? Eccovi almeno dieci buoni motivi: prevengono le malattie cardiache, riducono la pressione arteriosa, migliorano la risposta del nostro sistema immunitario, aiutano a migliorare la digestione, aiutano a prevenire alcuni tumori, diminuiscono il rischio di degenerazione maculare, migliorano la vista, migliorano la salute orale, riducono il rischio di ictus, aiutano a tenere sotto controllo il diabete. E se non basta, un’altra qualità delle carote è quella di essere un potente antisettico, possono essere utilizzate come lassativi, vermicidi e come rimedio nei disturbi al fegato. L’olio di carota è invece efficace nel trattamento e la cura delle pelli secche, perché le rende più morbide, lisce e sode. Mentre il succo o la centrifuga di carote aiutano a migliorare la salute dello stomaco e più in generale dell’apparato gastrointestinale. Le carote dunque, mangiate cotte o crude, sono un valido alleato per mantenerci in salute. Provare per credere!
Vellutata di carote all’erba cipollina
Tempi Preparazione: 10 min
Cottura: 50 min
Ingredienti per 4 persone
• 500 g di carote
• 20 g di burro
• 100 g di formaggio spalmabile tipo Philadelphia light
• 1 cipolla
• 1,2 l di brodo vegetale
• 3 steli di erba cipollina
• ½ arancia
• sale
• pepe
Utensili
• 1 casseruola
• 1 mixer
Preparazione • Pulite e affettate le carote; mondate e tritate la cipolla e fatela appassire nel burro in una casseruola.
Realizzazione • Versate il brodo vegetale e lasciate cuocere per 40 minuti a fuoco basso. • Aggiungete metà del formaggio, salate, pepate e fate cuocere per altri 2 minuti. • Versate il composto di carote ottenuto nel bicchiere del mixer e frullate per ottenere una vellutata. • Lasciate raffreddare e servite, cospargendo con il formaggio rimasto a pezzetti e l’erba cipollina tritata.
Il mio consiglio • Per un risultato glamour, mi piace aggiungere sul piatto, prima di servire, delle sottilissime scorze di arancia candita semplici da realizzare, gusto che sposa benissimo gli aromi delle carote. Inoltre, molto decorative soprattutto se vi si aggiunge una spolverizzata di erba cipollina tritata.